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Passo avanti sul’obbligo RCA per i mezzi agricoli in aree private

27 Ottobre 2025

Con l’approvazione degli emendamenti al disegno di legge PMI in Senato, viene finalmente riconosciuta una prima forma di deroga all’obbligo assicurativo RCA per le macchine agricole non immatricolate o prive del certificato di idoneità tecnica, quando utilizzate esclusivamente in fondi agricoli, aziende agrarie o spazi ad uso interno non accessibili al pubblico, purché coperte da polizze assicurative alternative.

Federacma, la Federazione Confcommercio delle associazioni nazionali dei rivenditori di macchine agricole, operatrici e da giardinaggio, accoglie il risultato come un passo avanti importante, reso possibile anche grazie al costante impegno della Senatrice Maria Nocco, prima firmataria dell’emendamento, e del Presidente della Commissione Agricoltura del Senato,Luca De Carlo, che hanno seguito con attenzione e disponibilità l’evoluzione del tema in questi mesi.

“Esprimiamo un sentito ringraziamento per l’impegno profuso – dichiara Andrea Borio, presidente di Federacma –. Tuttavia, la norma approvata non può ancora considerarsi risolutiva: alcune situazioni rimangono escluse o non pienamente chiarite, a partire da quelle relative ai mezzi agricoli nei piazzali di concessionari, rivenditori e costruttori o alle macchine operatrici, che continuano a restare in un limbo giuridico”.

La proposta originaria presentata da Federacma insieme a Federunacoma, Assodimi-Assonolo, CIA-Agricoltori Italiani, Confagricoltura, Copagri, CAI Agromec e UNCAI, prevedeva una formulazione onnicomprensiva, pensata per rispondere concretamente alle variegate esigenze delle categorie rappresentate e alle differenti condizioni d’impiego dei mezzi.

La richiesta era quella di estendere la deroga anche alle macchine agricole e operatrici utilizzate in cantieri, magazzini, aree aziendali private, piazzali di rivenditori e costruttori, spazi dove questi mezzi sono spesso fermi o in attesa di essere immatricolati, movimentati o consegnati.

“Con il testo approvato si interviene in parte sui trattori nei campi – prosegue Borio – ma restano fuori tutte le altre situazioni che la nostra proposta affrontava con chiarezza, in una logica di semplificazione e legalità. Inoltre, la norma presenta ancora elementi di margine interpretativo circa il reale perimetro di applicazione della deroga”.

Per queste ragioni, Federacma rinnova la richiesta di un confronto operativo con i Ministeri competenti – Trasporti, Imprese e Agricoltura – per definire in modo puntuale le casistiche realmente derogabili e, parallelamente, trovare soluzioni tecniche per i casi ancora non coperti da strumenti assicurativi idonei.

“Ribadiamo la nostra disponibilità al dialogo – conclude Borio –. L’obiettivo è arrivare a un quadro normativo chiaro, praticabile e condiviso, che tuteli davvero sia gli operatori del settore sia i cittadini, senza scaricare su chi lavora la responsabilità di norme inapplicabili”.

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