Nel panorama industriale del settore, Agrati si distingue non solo per la qualità dei prodotti, ma per un impegno strutturale e crescente nei confronti della sostenibilità.
Una visione che, negli anni, si è trasformata da dichiarazione di intenti in una roadmap concreta, con obiettivi ambiziosi, certificazioni riconosciute, e una chiara volontà di operare secondo i criteri ESG (ambiente, sociale, governance).
Un approccio dall’anima circolare
Nella sezione “Sostenibilità” del sito di Agrati, l’azienda definisce la propria missione come “un percorso continuo, fatto di scelte quotidiane e di responsabilità condivise”. Tra i principi guida spicca quello della circolarità: ogni prodotto è pensato in un’ottica di intero ciclo di vita, con attenzione al design, alla durata e alla minimizzazione degli sprechi.
Non si tratta solo di riuso o recupero, ma di efficienza fin dalla fase progettuale: ottimizzazione delle risorse, riduzione degli scarti, allungamento della vita utile dei prodotti, per limitare l’impatto ambientale e valorizzare ogni fase produttiva e post-vendita.
Numeri concreti: emissioni ridotte e uso di materiali riciclati
Il recente Agrati Group Sustainability Report 2024 fornisce dati molto significativi che danno sostanza all’impegno dichiarato.
Tra i risultati principali: una riduzione del 33% delle emissioni di CO₂ rispetto al 2019 e una diminuzione del 17% dell’intensità di emissioni nello stesso periodo.
Dal punto di vista delle risorse, Agrati dichiara che il 79% dei materiali utilizzati proviene da filiere riciclate, e che il 61% degli acquisti avviene presso fornitori locali, un dato che sottolinea non solo la sostenibilità ambientale, ma anche la volontà di rafforzare il territorio e la filiera corta.
Carbon neutrality entro il 2039: un obiettivo strategico
Tra le priorità del piano di Agrati c’è la neutralità carbonica: l’obiettivo dichiarato è raggiungere la carbon neutrality entro il 2039.
Per conseguire questo traguardo, Agrati intende adottare diverse leve: migliorare l’efficienza energetica nei processi produttivi, generare o acquistare energia da fonti rinnovabili, privilegiare acciai prodotti da rottami o a basso impatto, e, in prospettiva, considerare anche l’utilizzo dell’idrogeno come fonte energetica.
Un’organizzazione sostenibile nelle tre dimensioni ESG
Il modello di sostenibilità di Agrati non si limita all’ambiente: si sviluppa sull’intera gamma ESG.
- Sociale: tutela dei diritti e della sicurezza dei dipendenti, politiche di welfare, formazione continua. L’azienda racconta di aver avviato “sustainability-week” interne, con una media di circa 28 ore di formazione per dipendente.
- Governance: trasparenza, gestione del rischio, dialogo con stakeholder e fornitori. Agrati sottolinea l’importanza di una governance robusta per gestire temi complessi come la due diligence nella supply chain.
Il gruppo è inoltre in possesso di numerose certificazioni riconosciute a livello internazionale, tra cui ISO 14001 (gestione ambientale), ISO 50001 (gestione dell’energia), ISO 9001 (qualità), ISO 45001 (salute e sicurezza sul lavoro) e ISO 14067 (impatto ambientale nella progettazione prodotto).
A livello di rating, il gruppo ha ottenuto riconoscimenti da organismi di valutazione della sostenibilità, tra cui EcoVadis (medaglia d’argento) e punteggi nelle valutazioni del Carbon Disclosure Project (CDP).
Coinvolgere la filiera: fornitori, comunità, stakeholder
Un aspetto che emerge con chiarezza è l’attenzione al contesto più ampio: la sostenibilità non è vista come un impegno isolato, ma come una responsabilità condivisa.
Agrati ha coinvolto nella sua strategia non solo dipendenti e clienti, ma anche fornitori — riconoscendo che gran parte delle emissioni deriva da upstream — e le comunità locali dove operano gli stabilimenti.
Sul fronte della supply-chain, l’azienda ha avviato piattaforme e processi di reporting e monitoraggio che rendono trasparente l’impatto ambientale e sociale lungo tutta la catena del valore.
Nella logica B2B, dove la qualità, il prezzo e il servizio restano parametri fondamentali, la sostenibilità può diventare un elemento distintivo. Per Agrati, investire in pratiche sostenibili significa stare un passo avanti rispetto a normative e richieste di mercato, garantendo al tempo stesso un vantaggio competitivo e una maggiore resilienza del modello produttivo.












