Risolto il “giallo” in kama

Come ben sapete, KAMA opera nel mercato Italiano da quasi un decennio, rappresentando per tale territorio i prodotti fabbricati dalla casa Cinese KIPOR.

KAMA nasce negli anni 2000 da una iniziativa imprenditoriale di Mario Sceppacerqua e di pochi e fidati collaborati che ne condividono il progetto. L’obiettivo principale era quello di creare una valida alternativa di mercato ai già noti marchi presenti da anni nello scenario economico del nostro paese, in termini di azienda ed in termini di prodotto.

Dopo anni di duro lavoro e di quotidiano impegno, KAMA si è fatta strada, meritandosi una collocazione di mercato dignitosa. Si è fatta apprezzare da migliaia di rivenditori in tutta la nazione e soprattutto è riuscita ad avere la fiducia della piccola e media industria Italiana, facendosi adottare come primo impianto in tantissimi prodotti finiti destinati a clienti in ogni parte nel mondo.

Durante il suo percorso, inevitabilmente, ha stretto collaborazioni, ha stipulato accordi, ha pianificato strategie e tracciato nuovi progetti. Per fare tutto ciò ha dovuto, necessariamente, servirsi di “uomini” e “mezzi”. Purtroppo, come spesso capita, non tutte le “ciambelle escono col buco” .

Ed ecco che arriviamo ai giorni nostri . . .
Poco più di un anno fa, dopo anni di rapporto lavorativo e di collaborazione, alcuni, fra dipendenti e collaboratori, rassegnano le dimissioni dall’azienda KAMA motivando tale decisione con la frase “per motivi personali e familiari”.

Dopo qualche settimana, come per magia, ci ritroviamo nello scenario commerciale Italiano, una nuova azienda localizzata in quel di Reggio Emilia, avente ad oggetto la stessa attività di KAMA, prodotti equivocamente simili, cataloghi aventi molte similitudini e provenienti dallo stesso Studio Grafico ed infine, tanto per cambiare, “ciliegina sulla torta” , tutti insieme pronti a partire i “fuggiaschi” di KAMA.

In pochi mesi ci accorgiamo che, stranamente, ogni nostra azione commerciale viene sistematicamente contrastata e sistematicamente ogni nostro cliente viene insidiato con promozioni e offerte commerciali nettamente migliori. Inspiegabilmente e senza motivo alcuni clienti ci annullavano ordini già confermati, sempre inspiegabilmente alcuni clienti risultano a conoscenza di informazioni riservate e mai pubblicate e riguardanti l’azienda KAMA. Nonostante KAMA è esclusivista dei prodotti KIPOR non ci spiegavamo come mai potesse succedere che l’azienda concorrente fosse in grado di fornire prodotti con tale marchio.

A tutte queste domande abbiamo finalmente dato delle risposte:

dopo alcuni mesi di indagini e di intercettazioni ambientali, grazie alla ineccepibile maestria degli uomini della Squadra Mobile della Questura di Campobasso, diretti dal Commissario Oriente, viene sventata una complessa è diabolica organizzazione criminale che culmina con arresti e denunce a piede libero di un dipendente di KAMA e di soggetti appartenenti e/o riconducibili alla sopra citata azienda Reggiana, che avevano messo in piedi un sistema atto alla trafugazione di merci dal magazzino di KAMA per dopo rivenderle al mercato nero in tutta Italia e, quel che è più grave, alla trafugazione di documenti aziendali riservati, quali banca dati clienti, fornitori, contatti commerciali , listini prezzi, portafoglio ordini e offerte commerciali.