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Analisi

Acquario si, acquario no

5 Giugno 2011

Askoll, con la collaborazione di Demoskopea, ha indagato quali sono le motivazioni che spingono a fare spazio in casa per un acquario e quali invece le paure che ne frenano l’acquisto.

ACQUARIO SI, ACQUARIO NO

Con la collaborazione di Demoskopea, importante istituto per le ricerche sociali e di mercato, Askoll, azienda ben nota per la sua produzione di acquari e accessori, ha indagato quali sono le motivazioni che spingono a fare spazio in casa per un acquario e quali invece le paure che ne frenano l’acquisto. Dopo oltre mille interviste condotte in tutta Italia non ci sono dubbi: i nostri connazionali desiderano l’acquario per emozionarsi ogni giorno.

Il silenzio, la lentezza, la matericità dell’acqua sono elementi preziosi che questo oggetto reintroduce tra le mura domestiche dopo che la frenesia della quotidianità li ha scacciati. Al secondo posto dei motivi che spingono all’acquisto di questa cornice di mondo sommerso, uomini e donne esprimono la volontà di sorprendere e incantare i propri ospiti con un complemento d’arredo vivo che non passa inosservato e che dona alla casa un tocco personale.

L’indagine ha inoltre rilevato che, a differenza del passato, è aumentato l’interesse femminile nei confronti dell’acquario: le donne lo vivono come una coccola per sé, per i propri cari e per la propria casa.

Pochi sono invece i “pollici blu”: gli appassionatissimi che vivono l’acquario come hobby scientifico vantano competenze tecniche specifiche che permettono loro di gestire ambientazioni particolarmente impegnative in cui grazie ai loro interventi mantengono la stabilità interna dell’ecosistema. Rappresentano tuttavia un gruppo minoritario, perché la maggioranza delle persone preferisce godere della contemplazione dell’acquario.

Da qui la necessità di un modello di prodotto semplice e intuitivo, piccolo e dal design contemporaneo, che sappia gestire nella massima semplicità il micro-ecosistema acquatico e adattarsi al resto dell’arredamento.

Seguendo queste linee guida è nata la proposta dei nuovi kit acquario PURE di Askoll: linee moderne, dimensioni ridotte e colori all’ultima tendenza. Del mantenimento dell’ecosistema se ne occupa la tecnologia nascosta sotto al coperchio. I pochi interventi a cura dell’utente sono veloci e intuitivi: Askoll ha realizzato dei kit di manutenzione usa-e-getta che contengono tutti i materiali di ricambio; basta sostituire mensilmente i sacchettini o le spugne filtranti presenti nel vano del coperchio con quelle contenute nella confezione seguendo la periodicità consigliata e il mondo acquatico è facilmente preservato. L’acquario diventa così un piacere, non una complicazione.

Cosa spaventa chi l’acquario ancora non ce l’ha?

Leggende metropolitane e paure irrazionali si aggirano tra i potenziali appassionati. C’è chi crede che l’acquario vada collegato al rubinetto dell’acqua e chi teme che la vasca esali odori ripugnanti! C’è chi pensa che costi troppo, chi è convinto che bisogna esser biologi per prendersene cura.

In realtà avere un acquario è semplice a patto di seguire poche regole. E’ bene attenersi ai consigli su come popolare e allestire la vasca, su come nutrire i pesci e su come, nel tempo, garantire all’acquario le condizioni per rimanere in salute. I nuovi Askoll Pure prevedono kit di manutenzione a cialde (proprio come le cialde del caffè), un programma che suggerisce gli interventi pratici (da fare a secco, senza nemmeno inserire le mani in acqua) e sono predisposti per ospitare Robofood, il distributore automatico di cibo. Svolgendo loro il lavoro del biologo, lasciano all’utente il solo compito di godersi la vista.

Giugno 2011

design: giudansky.com
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