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Botanica Temporanea, l’arte dei giardini invisibili

15 Giugno 2021

 

Manifattura Tabacchi, presenta Botanica Temporanea, l’arte dei Giardini Invisibili, una mostra-laboratorio curata dall’architetto e paesaggista Antonio Perazzi ispirata dal principio di rigenerazione dolce, a basso impatto ambientale, volta a incentivare la flora e la fauna spontanee, per ricreare fra natura e uomo un equilibrio autonomo e virtuoso a lungo termine.

L’esposizione Botanica Temporanea, l’arte dei Giardini Invisibili è aperta al pubblico dal 18 giugno al 19 settembre 2021 e si sviluppa negli spazi rigenerati di Manifattura Tabacchi a Firenze, attraverso la realizzazione di un giardino e di uno spazio progettuale aperto ricreato come un laboratorio esperienziale in un’iconica serra progettata dallo Studio Q-BIC all’interno del loggiato che separa piazza dell’Orologio dal Giardino della Ciminiera.

L’approccio progettuale di Botanica Temporanea è condensato nella mostra, non solo attraverso l’installazione del verde che conta 1555 piante e più di 50 specie botaniche ma anche con documenti progettuali, materiali e testimonianze.

L’inaugurazione è concepita con un programma di 3 giorni dal 18 al 20 giugno che prevede talk, laboratori, workshop, proiezioni cinematografiche, un market di fiori e piante offre occasioni esperienziali di conoscenza dei ritmi naturali e della biodiversità attraverso la frequentazione quotidiana dei luoghi da parte dell’uomo.

I visitatori potranno sperimentare una nuova formula di paesaggio pensato per la frenetica società moderna, oggi più che mai interessata al tema della natura. Questo metodo progettuale punta a inspirare e stimolare la creazione di giardini a bassa manutenzione, che non necessitano di grandi investimenti, capaci di incrementare la qualità della vita e riqualificare ambientalmente spazi molto diversi (come parchi, spazi pubblici, luoghi di margine tra paesaggi naturali, rurali e urbani).

La corrente sperimentale che ho chiamato Botanica Temporanea – afferma Antonio Perazzisi conferma come una strategia di approccio progettuale efficace per riattivare i processi biologici che mettono insieme il mondo delle persone con quello delle piante e degli animali. Vedo Manifattura Tabacchi come il suolo ideale per affondare nuove radici che facciano germogliare piante, etica, creatività e cultura”.

Il paesaggista, che collabora alla progettazione del landscape dell’intero recupero di Manifattura Tabacchi, ha riflettuto su come l’ex spazio industriale, prima ordinato secondo una logica produttiva e prettamente antropocentrica e poi abbandonato per circa 20 anni in seguito alla chiusura nel 2001, sia diventato in una seconda fase luogo in cui le piante sono rimaste libere di organizzarsi secondo i propri criteri vegetali.

Oggi il nuovo progetto paesaggistico di Antonio Perazzi apre le porte ad un incontro scientifico e culturale di reciproca conoscenza tra le piante e l’uomo, in una nuova prospettiva di uso e co-esistenza negli stessi spazi. Non più sfruttamento, sopraffazione e ostilità, ma una moderna e innovativa convivenza tra persone e natura, portatrice di reciproci benefici nati dall’integrazione virtuosa di natura e architettura del luogo.

Botanica Temporanea – ha affermato Michelangelo Giombini, Head of Product Development di Manifattura Tabacchianticipa e percorre i temi del progetto paesaggistico allo studio per Manifattura, che avrà nel giardino pensile sul tetto dell’edificio 11 la sua iconica sintesi. Il nuovo paesaggio proposto da Perazzi valorizzerà gli spazi compresi tra gli edifici insieme alle nuove funzioni che vi si installeranno, in profonda relazione con l’architettura e proponendo una benefica convivenza tra persone e natura nel più grande esperimento di rigenerazione urbana d’Italia. Ci piace l’idea che anche in questo aspetto della trasformazione dell’ex fabbrica il progetto si contraddistingua per un alto grado di sperimentazione”.

La progettazione di Antonio Perazzi punta l’attenzione sulla micro-flora e sulle rarità botaniche che caratterizzano l’unicità del paesaggio fiorentino e toscano, celebrando le qualità della vegetazione mediterranea. Secondo questi principi sono stati scelti alberi e piante che richiedono un ridotto apporto idrico e poca manutenzione, selezionate per la loro capacità di filtrare e ridurre gli agenti inquinanti dell’aria.

Un progetto quanto mai attuale, dal punto di vista ambientale e culturale che traduce in arte il tema della manutenzione del nostro ambiente urbano e del suo patrimonio verde – ha detto Cecilia Del Re, Assessore all’Ambiente del Comune di Firenze –. Privilegiare la filosofia dei giardini a bassa manutenzione significa infatti non solo migliorare la qualità della vita, riqualificare il paesaggio e tutelare la biodiversità, ma anche puntare su un equilibrio tra uomo e natura in grado di ricrearsi e rigenerarsi il più possibile in modo autonomo. In questo, l’arte e Manifattura Tabacchi aprono una prospettiva di sostenibilità che dovrà sempre più diventare a lungo termine”.

Botanica Temporanea si è sviluppata in una prima fase progettuale da aprile a maggio, che ha visto la nascita del giardino negli spazi di Manifattura Tabacchi a cura dello Studio Antonio Perazzi con il coinvolgimento degli studenti del Corso di Laurea Magistrale in Architettura del Paesaggio della Scuola di Architettura dell’Università degli Studi di Firenze, guidato dalla Prof.ssa Anna Lambertini.

Nei mesi di giugno e settembre 2021 lo spazio progettuale, trasformato in spazio espositivo, sarà aperto al pubblico, insieme al giardino temporaneo frutto dell’attività laboratoriale degli studenti e ad un programma di attività che indagano e approfondiscono la filosofia di Botanica Temporanea.

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