Tanti sono gli aspetti da tenere in considerazione per avere un giardino sostenibile: i consigli di GRIN per la progettazione e la manutenzione.
Oggi, in qualunque settore, la sostenibilità è un valore di fondamentale importanza. Veniamo ogni giorno in contatto con consigli su come rendere sostenibile la nostra vita all’interno delle mura domestiche, ma anche il giardino è un luogo dove questo aspetto può trovare espressione.
Innanzitutto, se si vuole avere un giardino sostenibile la prima fase alla quale bisogna prestare attenzione è quella della progettazione: l’ombreggiatura e la scelta delle piante – sempreverdi o caducifoglie – ad esempio, permettono già di ottenere idratazione naturale del terreno e quindi risparmio idrico.
Affidarsi ad un esperto agronomo in fase di progettazione del proprio verde, quindi, è un primo tassello fondamentale nella costituzione di un giardino che fa della sostenibilità il proprio cavallo di battaglia.
Un buon giardino, poi, necessita di manutenzione. La soluzione più sostenibile, in questo campo, è il taglio senza raccolta, poiché sia a livello di funzionalità, sia di utilizzo, permette tutta una serie di vantaggi che concorrono ad una manutenzione “green”.
In primo luogo, però, occorre specificare che esistono diversi tipi di taglio senza raccolta: il cosiddetto mulching tradizionale, che durante il taglio spezzetta l’erba e la deposita sul manto erboso, potenzialmente creando un problema di soffocamento dell’erba; esistono però anche dei tagliaerba di nuova generazione ma già ampiamente conosciuti e utilizzati in tutta Europa che polverizzano l’erba in particelle finissime, che non si depositano ma vanno a finire direttamente a contatto con il terreno.
Dal punto di vista della sostenibilità, questa tipologia di macchine risulta vincente in quanto:
- permette di concimare il terreno direttamente durante il taglio e con materiale naturale, senza necessità di additivi chimici;
- nutre l’humus, ovvero l’insieme dei microorganismi che vivono nel terreno e lo fertilizzano;
- grazie all’acqua naturalmente contenuta nell’erba, la polverizzazione della stessa conferisce apporto idrico anche al terreno nel quale si va a depositare;
- da ultimo, ma altrettanto fondamentale, questo tipo di taglio senza raccolta permette di evitare gli spostamenti all’isola ecologica, procurando un risparmio di emissioni, nonché di tempo e fatica.
Dal 2005 il marchio GRIN, azienda Made In Italy, produce tagliaerba senza raccolta, che polverizzano l’erba facendo della sostenibilità in giardino un valore fondante della propria produzione.
GRIN ha fatto proprie le 3R nella guida del proprio operato
- RICICLARE l’erba trasformandola in concime;
- RIUTILIZZARE le potature come pacciamatura, con l’impiego di biotrituratori-cippatori;
- RIDURRE l’uso di acqua e concimi chimici grazie all’uso prolungato di tagliaerba e biotrituratori nella manutenzione del verde.
Inoltre, la vasta gamma GRIN conta 4 modelli con motore elettrico a batteria, un’innovazione tecnologica che permette di utilizzare macchine più silenziose e più ecosostenibili senza rinunciare alle performance di una macchina a benzina.
Oggi oltre 100.000 clienti soddisfatti hanno già provato i vantaggi di GRIN sul campo, e hanno scelto una macchina GRIN per la gestione del proprio giardino rispettosa dell’ambiente.



