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Produzione

Approvato il primo semestre Emak

17 Settembre 2019

emak

Il Consiglio di Amministrazione di Emak S.p.A., società a capo di uno dei maggiori gruppi a livello globale nei settori dell’outdoor power equipment, delle pompe e del water jetting, e dei relativi componenti ed accessori, ha approvato i risultati consolidati del primo semestre 2019.

Il Gruppo Emak ha realizzato nel primo semestre ricavi consolidati pari a 243 milioni di euro, rispetto ai 266,5 milioni del pari periodo dell’esercizio precedente, in calo dell’8,8%. Tale variazione deriva dall’uscita dall’area di consolidamento della società Raico S.r.l. per l’1,2%, dall’effetto positivo del cambio per lo 0,6% e da un effetto volumi dell’8,2%.

L’EBITDA adjusted è pari a € 31,1 milioni (12,8% dei ricavi) rispetto ai 38,3 milioni del pari periodo 2018 (14,4% dei ricavi). L’applicazione del nuovo principio IFRS 16 ha comportato un effetto positivo sull’EBITDA del primo semestre 2019 per 2,9 milioni di euro.

L’utile operativo è stato pari a 17,9 milioni di euro, contro i 29,5 milioni del pari periodo dell’anno scorso. Il dato include svalutazioni per un ammontare di 2,1 milioni.

L’utile netto del primo semestre 2019 è pari a 10,5 milioni di euro, contro i 22,1 milioni del pari periodo 2018. Il risultato registra il miglioramento della gestione valutaria e un peggioramento della gestione finanziaria da ricondursi principalmente ai maggiori oneri derivanti dall’applicazione del nuovo principio IFRS 16. Si ricorda inoltre che il dato del periodo 2018 aveva beneficiato della contabilizzazione di una plusvalenza finanziaria per un ammontare pari a 2,5 milioni di euro.

L’autofinanziamento gestionale è pari a 23,3 milioni di euro, rispetto ai 29,3 milioni del primo semestre 2018 (dato comprensivo di una plusvalenza finanziaria).

Gli investimenti in immobilizzazioni materiali e immateriali effettuati nel corso del primo semestre 2019 ammontano a complessivi 9,3 milioni di euro.

Il patrimonio netto consolidato al 30 giugno 2019 è pari a 208,9 milioni di euro contro i 205,8 milioni al 31 dicembre 2018.

La posizione finanziaria netta passiva si attesta a 169,1 milioni di euro, 136,3 milioni escludendo l’effetto del principio contabile IFRS 16, (di cui 17,2 milioni di debiti per impegni futuri relativi all’acquisto di residue quote di partecipazione di minoranza), rispetto ai 117,4 milioni al 31 dicembre 2018 e ai 125,3 milioni al 30 giugno 2018. L’andamento è influenzato anche dai maggiori investimenti sostenuti nel periodo legati ai progetti di sviluppo di nuovi prodotti, all’implementazione del nuovo sistema ERP e alla realizzazione del nuovo centro Ricerca&Sviluppo presso la Capogruppo.

Nel corso del primo semestre la domanda è stata penalizzata da un contesto esterno sfavorevole caratterizzato da una ritardata partenza del sell-out di macchine e accessori per giardinaggio dovuta alle condizioni meteo, dall’incertezza causata dalle tensioni geopolitiche e dalla guerra dei dazi, oltre che dal generale calo della fiducia dei consumatori a seguito del rallentamento dell’economia.

In un contesto ancora volatile, il Gruppo persegue il proprio piano di investimenti a sostegno dell’innovazione e dell’efficienza gestionale.

Le previsioni per la rimanente parte dell’anno, in considerazione del consolidamento sul mercato dei nuovi prodotti e dell’impulso derivante da più aggressive iniziative commerciali, consentono di stimare un recupero di buona parte del ritardo delle vendite cumulato nel corso del primo semestre.

17 settembre 2019

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