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Eventi e fiere

La risposta di unacoma service

2 Ottobre 2009

A seguito del nostro articolo “Expogreen non decolla” riceviamo una lettera di puntualizzazione da parte di Guglielmo Gandino, amministratore delegato di Unacoma Service, che volentieri e doverosamente pubblichiamo integralmente.

LA RISPOSTA DI UNACOMA SERVICE

A seguito del nostro articolo “Expogreen non decolla” riceviamo una lettera di puntualizzazione da parte di Guglielmo Gandino, amministratore delegato di Unacoma Service, che volentieri e doverosamente pubblichiamo integralmente.

Gentile Direttore,
leggo sul sito del Suo giornale considerazioni critiche sulla rassegna di ExpoGreen, da poco conclusasi a Bologna. Credo sia mio dovere rispondere, come Amministratore Delegato di Unacoma Service, la società organizzatrice di ExpoGreen, ma soprattutto come testimone diretto del lavoro che ha preceduto la rassegna, del dibattito sui risultati della stessa, dei progetti per le edizioni future.

Le inchieste giornalistiche, come quella da Voi realizzata in questa circostanza captando gli umori di un certo numero di partecipanti alla manifestazione, hanno la loro ragione d’essere e credo che nessuno possa negare ad un organo d’informazione la facoltà di raccontare un evento secondo una propria particolare angolatura. Il mio dovere, tuttavia, è quello di essere il più possibile oggettivo, e di evitare quegli “slanci emotivi” che farebbero valutare l’esperienza di ExpoGreen in termini totalmente positivi (abbiamo molte testimonianze di espositori più che soddisfatti…) o in termini totalmente negativi (espressi nello slogan “scontenti molti, perplessi tutti” con il quale la Sua testata ha ritenuto di poter riassumere l’esperienza di ExpoGreen).

Una società organizzatrice di eventi fieristici – qual è Unacoma Service – è tenuta a lavorare in modo professionale, con una metodologia rigorosa. Abbiamo effettivamente commissionato ad una società specializzata – come ricordato nel Vostro articolo – uno studio sul mercato fieristico del “verde”, ricavandone indicazioni precise sulle aspettative degli operatori; abbiamo discusso approfonditamente, all’interno di Unacoma ed in particolare con il gruppo Comagarden che rappresenta i costruttori del settore, ed abbiamo conseguentemente deciso di dare vita ad una rassegna dell’outdoor ad ampio raggio, investendo con decisione su questa formula.

Abbiamo cercato di essere il più possibile razionali e coerenti, e credo che i risultati ci diano ragione, giacché abbiamo offerto alle imprese e agli operatori una rassegna polivalente e dinamica, conquistato la fiducia di alcune categorie altamente strategiche, prima fra tutte quella degli architetti e dei progettisti del verde, incrementato in modo considerevole il numero dei visitatori (oltre 27 mila le presenze) in un momento nel quale la gran parte delle fiere – in modo particolare proprio quelle del “verde” che la Sua testata può facilmente monitorare – incontra gravi difficoltà.

La crisi economica internazionale sta infatti pesando sugli investimenti delle imprese, e quindi sugli eventi fieristici, in modo molto evidente e credo che, prima di domandarsi se la formula di ExpoGreen sia più o meno indovinata, occorra domandarsi come le imprese percepiscano il contesto economico e di mercato nel quale sono chiamate ad operare. In una edizione 2009 nella quale, a causa delle restrizioni di budget dovute alla crisi, sono mancate all’appello cinque o sei aziende d’importanza primaria, il clima non poteva essere lo stesso che si sarebbe respirato con un “tutto esaurito”, ma questo non può certo significare l’insuccesso della manifestazione.

L’annunciata defezione al prossimo “Motorshow” di alcune tra le più importanti case automobilistiche del mondo leverà senza dubbio un po’ di smalto alla manifestazione, ma non per questo ne metterà in discussione la formula. Proprio questa razionalità e questo atteggiamento positivo è ciò che stiamo constatando nei colloqui di questi giorni con i costruttori nostri associati e con gli espositori in generale. La volontà della maggioranza è, inequivocabilmente, quella di confermare ExpoGreen nell’attuale formula, di posizionarla per l’edizione 2011 più avanti nel calendario – agli inizi di ottobre – per andare incontro alle esigenze specifiche di una parte degli operatori, di armonizzare quanto più possibile le esigenze di ExpoGreen con quelle di altre manifestazioni di settore in modo da creare sinergie piuttosto che sovrapposizioni o confitti.

Lavoreremo in questo senso, e confido che la stampa tecnica – in primo luogo le testate da Lei rappresentate – saprà essere, in un lavoro di affinamento e di messa a punto dell’evento, un valido e intelligente supporto.

Guglielmo Gandino

Roma, 30 settembre 2009

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