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Bricoday 2010: il cliente del bricolage

5 Ottobre 2010

Giunto alla sua terza edizione il BricoDay, organizzato dalla rivista BricoMagazine, si è consacrato come evento dell’anno per il mercato del bricolage italiano.

BRICODAY 2010: IL CLIENTE DEL BRICOLAGE

Giunto alla sua terza edizione il BricoDay, organizzato dalla rivista BricoMagazine, si è consacrato come evento dell’anno per il mercato del bricolage italiano. Giovedì 30 settembre, nel Centro Congressi di Assago, si sono radunati circa 800 operatori della distribuzione e della produzione del settore per partecipare alla giornata di lavoro tutta dedicata al consumatore di prodotti per il bricolage.

Il momento clou della giornata è stato quello dedicato all’illustrazione dei dati della ricerca commissionata dalla rivista BricoMagazine a Interactive Market Research, con l’obbiettivo di analizzare le caratteristiche del consumatore di prodotti per il bricolage, i suoi comportamenti d’acquisto e il livello di soddisfazione dopo un acquisto in un punto vendita della gds. Secondo la ricerca, sviluppata con 800 interviste fatte fuori da diversi punti vendita sul territorio nazionale, il consumatore di prodotti per il bricolage ha un’età media che sfiora i 50 anni ed è parte di un nucleo familiare piuttosto numeroso, con 3,6 componenti in media. La sua scolarità è elevata: nel 50% dei casi è dotato di un diploma di scuola media superiore e i laureati rappresentano il 14% del totale. In sostanza quella che viene disegnata è una fascia di popolazione adulta, nel pieno della maturità, con un buon livello di spesa e un deciso orientamento verso la distribuzione moderna.

Tra questi consumatori il 44,1% si considera “bricoleur”, in grado cioè di realizzare almeno una parte dei lavori in casa: il 18,6% dichiara di riconoscersi in questa definizione classificandola nell’area dell’hobby, mentre il 25,5% dichiara di essere bricoleur per necessità. Il 27,4% si definisce invece “grande bricoleur” cioè in grado di realizzare personalmente gran parte dei lavori di manutenzione e ristrutturazione della casa. Infine il 28,5% si dichiara “non esperto” e in quanto tale si rivolge a professionisti e artigiani per i lavori di casa (“fai per me”, cioè io provvedo all’acquisto e delego il lavoro ad altri).

Per quanto riguarda gli interventi eseguiti nell’ultimo anno, tra gli intervistati spiccano i lavori di imbiancatura(48%), seguiti da interventi di piccola manutenzione (37%), di idraulica (21,8%) e di manutenzione e abbellimento del giardino (19,9%) che, insieme all’arredo del giardino, balcone o terrazzo (17,1%) danno una dimensione importante rispetto alla sensibilità verde di questi consumatori. Curiosamente i lavoretti in legno hanno una percentuale piuttosto elevata (19,0%), contro un decoupage che sembra perdere sempre di più lo smalto dimostrato fino a qualche anno fa (6,5%).

Per eseguire tutti questi lavori in casa e in giardino i consumatori intervistati hanno dichiarato, mediamente, di spendere 792 euro all’anno. Interessante è vedere le diverse quote: i grandi bricoleur spendono 921 euro, ma poco lontani ci sono i non esperti con 856 euro, mentre sono quelli che si definiscono bricoleur i fanalini di coda con 666 euro all’anno. Un altro chiaro segnale della crescita di quel fai per me che sempre di più sta prendendo piede: io acquisto e delego il lavoro a un artigiano.

Per concludere questa rapida presentazione della ricerca (la versione integrale la trovate pubblicata sul numero di settembre-ottobre 2010 della BricoMagazine) è interessante vedere come i consumatori approcciano l’acquisto e raccolgono informazioni: il vecchio volantino nella casella della posta ha ancora un ruolo importante nel 49.8% dei casi, il consiglio di amici e parenti (26,6%) e le informazioni presenti in negozio (25,8%) rappresentano ancora una fonte principale di informazione, ma quello che emerge è che un consumatore su cinque, il 21,3%, si chiarisce le idee navigando in internet. La percentuale di internet che già oggi non può essere trascurata crescerà certamente rispetto alle altre voci. La classica pubblicità sulle riviste (14,4%) e sui cartelloni per le strade (5,8%) stenta ormai globalmente a raggiungere il 20% di attenzione.

Al termine della presentazione della ricerca è seguito un commento alla stessa nell’ambito di una tavola rotonda, moderata da Giulia Arrigoni, a cui hanno partecipato Vincenzo Sebastianelli, sales manager di Henkel Italia, Marcel Masson, diy business unit manager Materis Paint Italia, Luca Freddi, direttore acquisti e marketing di Leroy Merlin Italia e Laura Di Paola, responsabile marketing e comunicazione di OBI Italia.

Nella foto: Giulia Arrigoni, direttore della rivista BricoMagazine

Ottobre 2010

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